Non facciamo bene niente, finché non smettiamo di pensare il modo di farlo
William Hazlitt
Nella maggior parte dei casi, quando si parla di problemi riguardanti la sfera sessuale ci si lascia ammaliare dall’idea che questi tipi di problemi riguardino esclusivamente il partner che lamenta il problema. Questa visione alquanto riduzionistica e miope rispetto la complessità delle varie sfaccettature implicate nell’atto sessuale, tende a considerare il coito come un puro atto meccanico, nel quale una persona deve azionare la leva del piacere, come se schiacciasse un pulsante, e dare il massimo sempre e comunque. Certamente, quest’idea viene alimentata anche dalle continue “sollecitazioni” da parte dei mass-media, e/o da parte del cinema tramite il linguaggio delle immagini, volte a proporre l’idea di l’Atto d’Amore Perfetto, su come dovrebbe essere (come se ne esista uno solo): in termini di prestazione, durata, aspettative maschili e femminili. L’esito finale, intenzionale o meno, è la creazione di un mito, un ideale da perseguire; la perpetua rincorsa dell’ideale, nella maggior parte dei casi, tende a complicare, inibendo qualcosa di naturale, spontaneo e istintuale, come può essere l’atto sessuale.
Di seguito verranno presentati brevemente i disturbi contenuti nel DSM-IV-TR per avere un panorama delle problematiche; successivamente verrà mostrato il loro funzionamento in Ottica Strategica e le relative soluzioni che invece di risolvere complicano problema. Per parlare di disturbo sessuale oltre ad essere rilevato come problema, esso deve determina notevole disagio o difficoltà interpersonali.
La prospettiva costruttivista considera i problemi sessuali non come problemi legati all’inconscio come li definiva Freud ma come problemi legati al “conscio”, cioè la consapevolezza, ragione, il buon senso, la volontà.
Ciò che spesso realizza questo tipo di problemi è la nostra consapevolezza, è il pessimo uso che ne facciamo; e cioè i nostri tentativi di realizzare un compito automatico (spontaneo), come può essere l’atto sessuale, come se fosse volontario, trasformando quel comportamento in problema.
Infatti, questi problemi si mantengono sul paradosso del “sii spontaneo”, quindi cercare spontaneamente di provare o arrivare al piacere invece che lasciarsi andare alle sensazioni viscerali naturali del corpo, provoca un inevitabile effetto paradossale per il quale più cercano queste sensazioni, meno queste si trovano o arrivano; costruendomi così il problema nella reiterata ripetizione dello stesso tentativo con il quale cerchiamo di risolvere il problema. Ancora una volta, come in altri tipi di problemi, con il medesimo funzionamento, la coscienza (la razionalità, la volontà, che può essere individuata nella corteccia) irrompe sulla consapevolezza operativa (sensazioni viscerali, esperienza, che può essere individuata con l’amigdala), cercando invano di controllarla, e fallendo in questo tentativo crea veri e propri paradossi.
In ottica strategica per affrontare questa problematica vengono prese in considerazioni le Tentate Soluzioni Ridondanti (TS) messe in atto dal paziente fino a quel momento nel tentativo di risolvere il problema, che nella maggior parte dei casi, invece di risolvere il problema hanno contribuito a crearlo, alimentarlo e mantenerlo.
Le TS individuali principali messe in atto sono:
-controllo delle sensazioni: (prolungare l’atto sessuale, cercare orgasmo perfetto, sforzarsi nel lasciarsi andare)
-evitamenti nelle azioni: (evitare l’atto sessuale), nei pensieri (cercare di non pensarci).
-continuare a provare l’atto sessuale (ci devo riuscire)
L’intervento strategico ha come obiettivo quello di sbloccare le persone dall’impasse, nel quale sono intrappolate, e che hanno contribuito a costruirsi. Quindi, si procede individuando le TS disfunzionali, bloccandole, sostituendole con delle TS funzionali, calzate sulla singola persona. L’intervento si conclude con il ristabilimento dell’equilibrio tra Mente e Natura.
Concludo, citando B.K.S. Iyengar: “il ritmo del corpo, la melodia della mente e l’armonia dell’anima creano la sinfonia della vita”, aggiungo impariamo a far sì che il ritmo, la melodia e l’armonia danzino insieme in equilibrio impedendo che una voglia prevaricare sull’altra.
Andreoli V., Cassano G. B., Rossi R. curato da (2007). DSM-IV-TR. Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali. Text revision, Elsevier Editore.
Nardone G.; Rampin M.(2005) La mente contro la natura. Terapia breve strategica dei problemi sessuali. Ponte alle Grazie (collana Saggi di terapia breve).
Autrice: Dott.ssa Francesca Troiano
Psicologa-Specialista in Psicoterapia Breve Strategica