Si tratta di tutti quei disturbi che si basano sulla difficile gestione della relazione tra se stessi e il cibo. Rientrano l’Anoressia, la Bulimia, il Vomiting, il Binge-Eating. Un discorso a parte meritano l’Ortoressia, e la Vigoressia.
Si tratta di tutti quei disturbi che si basano sulla difficile gestione della relazione tra se stessi e il cibo. Rientrano l’Anoressia, la Bulimia, il Vomiting, il Binge-Eating. Un discorso a parte meritano l’Ortoressia, e la Vigoressia.
L’Anoressia è la tendenza a restringere le quantità di cibo, per la paura di ingrassare. Man mano che la paziente restringe scende di peso, la percezione del suo corpo cambia; infatti più dimagrisce e più si vede grassa. La paziente anoressica non è solo colei che risulta sottopeso, ma rientrano anche coloro che sono normo-peso; tant’è che si parla di percezione anoressica. L’effetto della restrizione, presenta l’effetto di intossicare l’ organismo, portandolo in riserva.
La Bulimia (o fame da Bue) rappresenta il divorare compulsivamente grandi quantità di cibo. Le abbuffate prevedono l’assenza di condotte di eliminazione (vomito), o condotte compensatorie (uso di lassativi, diuretici, attività fisica estrema). La Bulimia secondo la Terapia Breve Strategica si riferisce a un disturbo sovrapponibile a quello di “Bulimia Nervosa senza Condotte di Eliminazione”, così come viene definita nel DSM-IV, comprendendo al suo interno anche alcuni casi di Obesità Psicogena
Il Vomiting (o sindrome da vomito) è una compulsione basata sul piacere di mangiare grosse quantità di cibo per poi vomitarlo. Il Disturbo è stato individuato dal CTS di Arezzo.Si può sviluppare, più frequentemente in pazienti ex-anoressiche, ma anche in ex- bulimiche. La condotta eliminatoria del vomito, inizialmente, adottata come tentata soluzione per non ingrassare si trasforma, dopo almeno 6 mesi di ripetizione, in un disturbo a sé stante.
Il Binge-Eating è un Disturbo da alimentazione incontrollata, riguarda coloro che non hanno mai avuto un regime alimentare equilibrato, strutturato nei tre pasti. La loro alimentazione si alterna tra abbuffate e digiuni; entrambe accompagnate da condotte compensatorie come uso di lassativi, diuretici, Extreme Exercise.
Sia l’ortoressia che la vigoressia rappresentano dei problemi più variegati che hanno come oggetto anche l’alimentazione e l’attività fisica estrema ma, in ottica di funzionamento, si tratta di Disturbi Ossessivi-Compulsivi (DOC). Per affrofondimenti vedi: Area Patologia-DOC.
L’Ortoressia è l’ossessione di mangiare cibo sano e rifiutare categoricamente tutto ciò che non è reputato sano, arrivando anche a disprezzare chi non adotta lo stesso stile alimentare. Nella ricerca spasmodica del cibo “sano”, corretto, salutare, da mangiare si perde completamente di vista il piacere di mangiare e il piacere dovuto alla socializzazione del cibo.
La Vigoressia rappresenta l’ossessione per l’ipertrofia del muscolo, cioè l’ottenimento di un corpo muscoloso, quindi dell’ fitness. La maggior parte del proprio tempo viene dedicata agli allenamenti e all’raggiungimento dell’aspetto desiderato. La percezione costante, nonostante l’assunzione di una consistente massa muscolare, è che non sia abbastanza; inoltre, vi è il timore di perdere quanto già assunto. Infatti, il paziente continua a vedersi magro ed esile. La tendenza all’isolamento sociale è frequente, con il tentativo di evitare tutti coloro che contrastano la sua percezione, limitandosi a frequentare solo coloro che condividono questa sua ossessione. Il piacere dell’attività fisica è completamente assente. Inoltre, molto spesso si adottano diete squilibrate, assieme all’uso di farmaci che possono recare gravi danni alla salute.
L’utilizzo della Terapia Breve Strategica presenta risultati di Efficacia ed Efficienza nel trattamento dei Disturbi Alimentari dell’83% in una media di 7 sedute.
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